venerdì 9 aprile 2010

Ribadiamo il no alla riforma Gelmini!


In difesa dell'Universita' pubblica e del diritto allo studio. No al ddl Gelmini- No ai tagli

- Contro la politica dei tagli operati all'intero comparto della conoscenza (scuola, formazione, ricerca, università, formazione artistica e musicale), contro la  riforma antidemocratica del sistema universitario;
- Contro il DDL Gelmini, contro il cancellamento della terza fascia docente e l'istituzionalizzazione della precarietà nell'accesso al ruolo.

Il 9 aprile l'Amministrazione e Senato Accademico dell'Universita' di Torino indicono la prima di una serie di Conferenze di Ateneo per, così dichiarano, “aprire la discussione con il personale e gli studenti”. Questo mentre lo stesso Ateneo ha chiuso unilateralmente l'unico tavolo di confronto sulla precarietà con i sindacati e i coordinamenti dei precari e dei lavoratori esternalizzati (bibliotecooperativisti) e i rappresentanti degli studenti. Il tavolo di confronto deve essere riaperto!

Gli Atenei devono prendere una posizione netta contro l'intero DDL Gelmini, e rimettere in discussione i tagli del D. Lgs 133/2008 e 1/2009 opponendosi con ogni mezzo.

Il problema dei precari della ricerca e docenza ha superato ogni livello di guardia: ogni giorno decine di precari, essenziali per il prestigio dell'ateneo perdono il lavoro per la scadenza del contratto e vengono immessi in un mercato del lavoro asfittico e privo di prospettive. La precarietà non si limita a colpire la ricerca e la docenza dell'Ateneo: sono ancora troppi i precari tecnici ed amministrativi e i lavoratori esternalizzati. Sono proprio i bibliotecooperativisti le prime vittime dei tagli governativi ai bilanci delle Università.

Chiediamo a livello nazionale un piano di reclutamento straordinario dapprima, e ciclico e ordinario che entri poi a regime. Cosi' come e' necessario da subito a livello locale provvedimenti di emergenza per evitare l'allontanamento di migliaia di precari della ricerca e docenza e dei servizi dall'Universita' di Torino.

In difesa dell'Universita' pubblica e del diritto allo studio
Troviamoci a Palazzo Nuovo alle ore 12
per raggiungere il rettorato dell'Università degli Studi via Verdi, 8

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