Appello congiunte delle realtà sociali autorganizzate di Torino per una partecipazione allo spezzone dell'opposizione sociale.
Di fronte ad una crisi che si fa sempre più profonda e aggressivanei confronti dei soggetti più deboli, le politiche del governo sicaratterizzano per le misure anti-popolari che tagliano il costo dellaforza-lavoro, attaccano il reddito e scaricano verso il basso i costisociali della stessa.
I partiti e i sindacati concertativi restano a guardare,senza attrezzare risposte efficaci, limitandosi ad "accompagnare"riforme del lavoro costruite a tavolino da Confindustria e poteri forti.
Come realtà dell'autorganizzazione socialeinvitiamo quindi i/le torinesi a vivere ed attraversare diversamente lagiornata del 1 maggio, non accontentandosi di una mera ritualitàcelebrativa ma smarcandosi visibilmente da quegli aggregati politici esindacali complici del disastro in atto; collocandosi invece nellospezzone dell'opposizione sociale come unica opposizione credibile,composta da quei soggetti che quotidianamente praticano e sperimentanouna politica altra e differente, costruita dal basso, contro leconcertazioni e le compatibilità che si consumano sulle nostre teste.
Un primo maggio di lotta:
- Contro una crisi che non abbiamo creato noi ma che ci vogliono far pagare, per la riappropriazione della ricchezza socialmente prodotta.
- Contro l'arbitrato e il collegato lavoro che smantella l'art 18 e instilla la norma del contratto individualizzato, reddito per tutt*, lavoro stabile e in condizioni di sicurezza.
- Contro l'apartheid istituzionale che fa del lavoratore migrante la pietra angolare dello sfruttamento generalizzato della forza-lavoro, a fianco delle lotte migranti e per la chiusura dei cie.
- Contro la "riforma" Gelmini e i finanziamenti alle scuole private, per una scuola e un'università pubbliche e di tutti/e.
- Contro le biopolitiche di controllo su sessualità e riproduzione, per l'autodeterminazione e la libertà di scegliere in ogni ambito delle nostre vite.
- Contro lo sperpero delle grandi opere e la devastazione promessa dal Tav, a fianco del movimento NoTav e delle lotte per i beni comuni.
- Contro le politiche repressive e l'apertura di spazi all'estrema destra, per una comune battaglia contro vecchi e nuovi fascismi.
- Contro una Torino ridotta a vetrina di grandi eventi che fanno gli interessi di pochi, per una città che metta al centro la qualità della vita ed un diverso uso delle risorse.
- Contro la delega del nostro futuro ad una casta di politici, affaristi e speculatori, per una politica in prima persona centrata sui bisogni e i desideri di trasformazione.
Adesioni:
Network antagonista torinese (Csoa Askatasuna - Csa Murazzi – Kollettivo Studenti Autorganizzati - Collettivo Universitario Autonomo) - Confederazione Unitaria di Base (Cub) - Confederazione dei Comitatidi Base (Cobas) - Federazione delle Rappresentanze di Base (Rdb) - Sindacatodei Lavoratori (Sdl) - Collettivo Comunista Piemontese (Ccp) - Assemblealavoratori autoconvocati Torino (Alato) - Comitatodi quartiere Vanchiglia - Comitato“Ricordare la Nakhba” - Circolo di Rifondazione Comunista “Meyer-Vighetti” di Bussoleno - Rete Antagonista Torino Sud (Rats) - Csoa Gabrio - International Solidarity Movement Torino
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