venerdì 30 aprile 2010

Appello per un Primo Maggio dell'opposizione sociale


Appello congiunte delle realtà sociali autorganizzate di Torino per una partecipazione allo spezzone dell'opposizione sociale.

Di fronte ad una crisi che si fa sempre più profonda e aggressivanei confronti dei soggetti più deboli, le politiche del governo sicaratterizzano per le misure anti-popolari che tagliano il costo dellaforza-lavoro, attaccano il reddito e scaricano verso il basso i costisociali della stessa.

I partiti e i sindacati concertativi restano a guardare,senza attrezzare risposte efficaci, limitandosi ad "accompagnare"riforme del lavoro costruite a tavolino da Confindustria e poteri forti.

Come realtà dell'autorganizzazione socialeinvitiamo quindi i/le torinesi a vivere ed attraversare diversamente lagiornata del 1 maggio, non accontentandosi di una mera ritualitàcelebrativa ma smarcandosi visibilmente da quegli aggregati politici esindacali complici del disastro in atto; collocandosi invece nellospezzone dell'opposizione sociale come unica opposizione credibile,composta da quei soggetti che quotidianamente praticano e sperimentanouna politica altra e differente, costruita dal basso, contro leconcertazioni e le compatibilità che si consumano sulle nostre teste.

Un primo maggio di lotta:

  • Contro una crisi che non abbiamo creato noi ma che ci vogliono far pagare, per la  riappropriazione della ricchezza socialmente prodotta.
  • Contro l'arbitrato e il collegato lavoro che smantella l'art 18 e instilla la norma del contratto  individualizzato, reddito per tutt*, lavoro stabile e in condizioni di sicurezza.
  • Contro l'apartheid istituzionale che fa del lavoratore migrante la pietra angolare dello sfruttamento generalizzato della forza-lavoro, a fianco delle lotte migranti e per la chiusura dei cie.
  • Contro la "riforma" Gelmini e i finanziamenti alle scuole private, per una scuola e un'università pubbliche e di tutti/e.
  • Contro le biopolitiche di controllo su sessualità e riproduzione, per l'autodeterminazione e la libertà di scegliere in ogni ambito delle  nostre vite.
  • Contro lo sperpero delle grandi opere e la devastazione promessa dal Tav, a fianco del movimento NoTav e delle lotte per i beni comuni.
  • Contro le politiche repressive e l'apertura di spazi all'estrema destra, per una comune battaglia contro vecchi e nuovi fascismi.
  • Contro una Torino ridotta a vetrina  di grandi eventi che fanno gli interessi di pochi, per una città che metta al centro la qualità della vita ed un diverso uso delle risorse.
  • Contro la delega del nostro futuro ad una casta di politici, affaristi e speculatori, per una politica in prima persona centrata sui bisogni e i desideri di trasformazione.

Adesioni:


Network antagonista torinese (Csoa Askatasuna - Csa Murazzi – Kollettivo Studenti Autorganizzati - Collettivo Universitario Autonomo) - Confederazione Unitaria di Base (Cub) - Confederazione dei Comitatidi Base (Cobas) - Federazione delle Rappresentanze di Base (Rdb) - Sindacatodei Lavoratori (Sdl) - Collettivo Comunista Piemontese (Ccp) - Assemblealavoratori autoconvocati Torino (Alato) - Comitatodi quartiere Vanchiglia - Comitato“Ricordare la Nakhba” - Circolo di Rifondazione Comunista “Meyer-Vighetti” di Bussoleno - Rete Antagonista Torino Sud (Rats) - Csoa Gabrio - International Solidarity Movement Torino

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