Nel corteo di oggi, 17 novembre 2009, migliaia di studenti hanno sfilato pacificamente per le strade di Torino. Questa è la risposta al nuovo DDL Gelmini. A conclusione del corteo i partecipanti stanno occupando il Rettorato, dove si sta svolgendo un'affollatissima assemblea. Studenti e studentesse di Torino non hanno intenzione di lasciare il rettorato fino a quando il Rettore non prenderà atto della minaccia cui l'istruzione pubblica è sottoposta. Una minaccia che, dietro la retorica della meritocrazia, intende privatizzare il sistema universitario italiano.
Questo disegno di legge, infatti, mette in chiaro tutti i capisaldi ideologici che hanno segnato gli interventi dell'Esecutivo nel campo delle riforme universitarie a partire dalla legge 133/08.
Il futuro del sapere sarà, se non cambia la direzione, un privilegio di chi potrà permetterselo. Riteniamo quindi un dovere morale di ogni cittadino, cosciente della propria vita pubblica, unire la propria voce alla nostra per gridare che, in questo momento di crisi profonda, la strada da seguire punta in direzione del pubblico.
Nelle camere legislative, nei prossimi mesi, non si discuterà semplicemente della natura e dell'organizzazione di un'istituzione accademica ma ad essere messo in discussione sarà il nostro futuro.
Per queste ragioni oggi gli studenti di tutta Italia sono scesi in piazza e continueranno a lottare per impedire che questi provvedimenti vengano adottati. Oggi il Rettorato, domani l'Italia. Non facciamola nascere!
Domani ore 10 al Rettorato ci sarà il primo Senato Studenti della nuova era: facciamolo finalmente diventare un Senato degli studenti e delle studentesse e non dei rappresentanti, a partire da oggi con l'occupazione del Rettorato. Inizia una nuova storia!
Occupanti del rettorato dell'universita' di Torino
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