Stamattina ennesima provocazione di un gruppi di giovani del PDL che, con bandiera Fuan alla mano (ricordiamo che il Fuan ha origine come sezione giovanile del MSI di Almirante), si è piazzato in fondo all'atrio di Palazzo Nuovo distribuendo un volantino che chiedeva l'aumento di due ore dell'apertura delle segreterie.
Una provocazione, oltre che una presa in giro. Il ministro di questi giovani (e meno giovani) è infatti proprio Maria Stella Gelmini che, tagliando i fondi destinati all'università, la sta lasciando senza risorse per servizi e didattica. Ci sembra paradossale che proprio i militanti del Pdl si presentino in università facendo finta di essere dalla parte degli studenti!
Rispetto ai fatti della mattinata, si è spontaneamente formato un presidio di studenti per contestare questi noti politicanti che, da sempre, si contraddistinguono per il loro spiccato razzismo, diffondendo messaggi d'odio verso i migranti e incentivando una politica d'intolleranza e repressione. Distribuendo volantini, il presidio antifascista con lo striscione "Fascisti su marte" è rapidamente aumentato di numero. I fascisti picchiatori camuffati hanno così dovuto lasciare l'università sommersi da numerosi slogan e protetti, ovviamente, dalla polizia. Infatti, altro elemento purtroppo non troppo insolito, decine di agenti in borghese militarizzavano l'atrio con la celere pronta ad intervenire nascosta nel piano seminterrato dell'università.
Né polizia né i provocatori hanno lesinato calci e pugni agli studenti antifascisti e addirittura consiglieri di circoscrizione, pagati con le nostre tasse, scalciavano come muli... forse volevano imitare l'esempio di un altro illustre deputato schierato con la cinghia in mano contro chi la settimana scorsa contestava la Gelmini?!
Non siamo in uno stato di polizia e l'università deve rimanere un luogo di scambio di saperi libero e non cooptato da forze esterne!
Studenti e studentesse antifascist* di Palazzo Nuovo e Politecnico
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