venerdì 16 ottobre 2009

Rivogliamo gli appelli! Occupata la presidenza di Lettere


Al termine dello straripante corteo torinese degli studenti medi (10mila in piazza!), l'Onda universitaria, che ha partecipato alla manifestazione contro riforma Gelmini e crisi, è entrata dentro Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche, andando ad occupare la presidenza e la sala lauree di Lettere contro il taglio degli appelli delle sessioni esame di novembre e aprile.

Segue il volantino distribuito durante l'occupazione che è andata a concludere il primo corteo studentesco a Torino.

L’ONDA RIVUOLE GLI APPELLI!
La presidenza di Lettere è occupata, unisciti a noi!


La facoltà di Lettere e filosofia ha tolto le sessioni straordinarie di novembre e aprile, diminuendo così il numero degli appelli durante i quali possiamo sostenere gli esami. Le ragioni sono ignote, anche dal momento che, al di là del lavoro di segreteria, gli appelli non costituiscono voci di spesa, dal momento che i docenti non ricevono un compenso apposito.

Quel che è certo è che annullare le sessioni straordinarie significa impedire a tutti noi un’adeguata organizzazione dei nostri studi, con conseguenze ancora più gravi per chi lavora. Sostenere esami in blocchi da 25 o 30 crediti non è proprio la cosa migliore per chi concepisce lo studio come un’attività volta all’approfondimento, utile non solo per incamerare una serie indefinita di nozioni in vista dell’esame che, nella fretta degli attuali ritmi didattici, non permette neanche una vera elaborazione critica.

Già conosciamo il ritornello: non ci sono soldi, la Gelmini ha tagliato i fondi. Ma nel caso degli appelli non è chiaro dove sia il risparmio, al di là del fatto che tutto ciò è più comodo per i docenti (che, pur in tempi così magri, hanno avuto un aumento di stipendio per decreto). Ma migliaia di persone rischiano di allungare il proprio percorso di studi, in un ateneo dove le tasse sono ulteriormente aumentate e noi studenti siamo sovraccaricati di lavoro in sole tre sessioni annue.

Erano anni che non si vedeva una simile arroganza da parte del consiglio di facoltà, evidentemente ormai sicuro che noi studenti accetteremo qualsiasi cosa senza colpo ferire. Ma non è così. Oggi occupiamo la presidenza per chiedere la reintroduzione degli appelli a novembre e aprile. Se si vuole ostacolare la logica dei tagli, la risposta deve essere di resistenza al governo anche da parte dei docenti, e di rinuncia agli sprechi e ai privilegi che, Gelmini o no, all’università esistono.

OCCUPA CON NOI LA PRESIDENZA DI LETTERE!
SONO IN GIOCO I NOSTRI INTERESSI!

Collettivo Universitario Autonomo
cuatorino.blogspot.org

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