Volevi seguire un corso ma ti è sparito da sotto il naso e ti ha fatto saltare il piano di studi? Hai fatto la certificazione per la “riduzione” delle tasse e ti sei trovato nella nuova settima fascia da 1900 euro? Avevi già programmato gli appelli di novembre ma adesso che li hanno tolti devi dare il doppio degli esami nella metà del tempo? Volevi abitare vicino all'università ma l'unico annuncio che hai trovato è per un monolocale da 400 euro al mese? E sei ora costretto, per avere qualche spicciolo, a distribuire volantini per 4 euro all'ora? Benvenuto nel mondo dell'università e della precarietà...!
La legge 133 ha tagliato drasticamente i fondi destinati agli atenei pubblici e adesso gli effetti iniziano a farsi sentire! Ma il peggio deve ancora venire: la riforma che sarà presentata nelle prossime settimane dal governo Berlusconi spingerà ancora più avanti il processo di privatizzazione dell'università!
Il Consiglio di Amministrazione, che sarà sempre più potente, potrà essere composto per sua buona parte da rappresentanti del mondo delle imprese. Spariranno le facoltà, che verranno accorpate in scuole, scopiazzando il modello americano. Una commissione di docenti ordinari gestirà il concorso per l’abilitazione scientifica nazionale, quindi il potere rimarrà di fatto nella mani dei baroni.
Il tutto infarcito con la retorica della meritocrazia, dove chi viene proclamato meritevole (da chi? in base a quali criteri?) potrà usufruire di quei servizi che saranno quindi negati a tutti gli altri studenti. Ma l'accesso alla casa, alla cultura e ai servizi indispensabili per la vita universitaria crediamo debbano essere diritti riconosciuti a tutti e non qualcosa da "meritare”! Dietro alla meritocrazia del ministro Gelmini si nasconde una realtà preoccupante: dequalificazione della didattica, disinvestimento nella ricerca, addestramento ad un regime di competizione individuale, per incanalare gli studenti e le studentesse, da subito, in un percorso di studi volto all'obbedienza e al sacrificio...
Tutto ciò si inserisce in un attacco generalizzato all'università, che noi riteniamo sia un bene comune per il quale battersi. Simili devastanti progetti stanno già prendendo forma in tutto il mondo della scuola (elementari, medie, superiori).
Per questo motivo partecipiamo al corteo del 16 ottobre insieme agli studenti delle scuole superiori: contro la devastazione del mondo della formazione, per un'università altra! contro la riforma Gelmini, per il libero accesso ai saperi!
La legge 133 ha tagliato drasticamente i fondi destinati agli atenei pubblici e adesso gli effetti iniziano a farsi sentire! Ma il peggio deve ancora venire: la riforma che sarà presentata nelle prossime settimane dal governo Berlusconi spingerà ancora più avanti il processo di privatizzazione dell'università!
Il Consiglio di Amministrazione, che sarà sempre più potente, potrà essere composto per sua buona parte da rappresentanti del mondo delle imprese. Spariranno le facoltà, che verranno accorpate in scuole, scopiazzando il modello americano. Una commissione di docenti ordinari gestirà il concorso per l’abilitazione scientifica nazionale, quindi il potere rimarrà di fatto nella mani dei baroni.
Il tutto infarcito con la retorica della meritocrazia, dove chi viene proclamato meritevole (da chi? in base a quali criteri?) potrà usufruire di quei servizi che saranno quindi negati a tutti gli altri studenti. Ma l'accesso alla casa, alla cultura e ai servizi indispensabili per la vita universitaria crediamo debbano essere diritti riconosciuti a tutti e non qualcosa da "meritare”! Dietro alla meritocrazia del ministro Gelmini si nasconde una realtà preoccupante: dequalificazione della didattica, disinvestimento nella ricerca, addestramento ad un regime di competizione individuale, per incanalare gli studenti e le studentesse, da subito, in un percorso di studi volto all'obbedienza e al sacrificio...
Tutto ciò si inserisce in un attacco generalizzato all'università, che noi riteniamo sia un bene comune per il quale battersi. Simili devastanti progetti stanno già prendendo forma in tutto il mondo della scuola (elementari, medie, superiori).
Per questo motivo partecipiamo al corteo del 16 ottobre insieme agli studenti delle scuole superiori: contro la devastazione del mondo della formazione, per un'università altra! contro la riforma Gelmini, per il libero accesso ai saperi!
Meritiamo di più!
Concentramento ore 9:30 in piazza Arbarello
Onda Anomala Torino
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