venerdì 23 ottobre 2009

Il 23 ottobre l'Onda sciopera!


Il report su InfoAut.org

In occasione dello sciopero generale indetto dai sindacati di base, gli studenti e le studentesse dell'Onda torinese tornano in piazza.

Nell'"università del merito", non basta il sacrificio,
bisogna immolarsi!

Contro la filastrocca del merito e del sacrificio,
per un'università di tutt* e altra!

venerdi 23 ottobre 2009 - ore 10
presidio sotto la sede della Rai (via Verdi)

La crisi continua a colpire. Nonostante i tentativi del governo di minimizzarne la sua portata, proponendo false soluzioni, nella nostra vita quotidiana gli effetti si fanno sentire, eccome!

Noi studenti e studentesse sentiamo il peso della crisi che ci vorrebbero far pagare, innanzitutto attraverso l’aggravarsi della condizione di precarietà nella quale viviamo. L’aumento dei prezzi di affitti e trasporti, la sempre più limitata accessibilità della cultura, la necessità di aggiungere al carico dello studio il peso di lavori saltuari e malpagati, sono solo alcuni dei problemi che ci troviamo ad affrontare ogni giorno.

Nell’università la crisi si traduce nei tagli della riforma Gelmini-Tremonti, agiti seguendo il principio di una redistribuzione dei fondi rovesciata: prima sono stati operati i tagli e poi sulla base di questi sono stati elaborati presunti criteri di merito per ridistribuire gli spiccioli rimanenti a quegli atenei che si son dimostrati più supini alla logica dell' aziendalizzazione.

Studiare in un ateneo virtuoso, come è ritenuta la nostra università, per noi studenti e le studentesse significa, già da ora, perdita dei servizi necessari per il nostro percorso di studio (aule, biblioteche, alloggi, mense) e dequalificazione dell'offerta formativa data dai ritmi pressanti di “produzione” di esami a cui si è sottoposti.

Non solo, nell'università del merito le tasse aumentano, i corsi meno “gettonati” vengono eliminati, le borse dei dottorati diminuiscono drasticamente e i ricercatori sostengono attività didattica a titolo gratuito.

Gli orari delle biblioteche sono stati ridotti creando un servizio insufficiente. I tagli sull'università colpiscono quindi sia il versante studentesco sia quello dei lavoratori (in particolare precari ed esternalizzati). Infatti molti lavoratori bibliocoperativisti, considerati costi da abbattere, perderanno il posto di lavoro.

Inoltre dobbiamo considerare che moltissimi studenti sono obbligati a lavorare nelle forme piu' disparate. Diventa chiaro quale condizione accomuni studenti e bibliocooperativisti (ma non solo!): la precarietà!

Per questo oggi siamo in particolare a fianco dei lavoratori bibliocooperativisti dell'università e di tutti i precari!

Siamo tutti meritevoli, noi la crisi non la paghiamo!

Onda Anomala Torino

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