[www.infoaut.org] Non conoscono sosta le mobilitazioni in Grecia, oggi nuova giornata all'insegna della rabbia e del conflitto. Il giorno dopo l'anniversario della morte di Alexis, Alexandros Grigoropoulos, 15enne ucciso dalla polizia il 6 dicembre 2008, è ancora lo scontro a tenere banco, non solamente nella capitale Atene. Si riaccende la miccia che diede il la alla rivolta dello scorso anno, esplosa con l'omicidio poliziesco, tramutata in sommossa generazionale. La capitale resta blindata, con oltre 6mila agenti schierati. Ieri sono stati 26 i poliziotti e 4 i manifestanti rimasti feriti, oltre 350 le persone fermate in seguito agli scontri ad Atene, Salonicco, Patrasso, Rodi, Heraklion, Creta e Ioannina.
Poco prima che iniziassero i diversi cortei preannunciati nella capitale, un gruppo di giovani ha attaccato un commissariato di polizia vicino al centro di Atene: i giovani, una ventina, hanno lanciato sassi contro la facciata dell'edificio, la polizia ha sparato lacrimogeni, eseguendo poi un arresto. Centinaia di scuole e università restano occupate dagli studenti, luoghi dai quali sono partiti i vari spezzoni per partecipare al corteo per ricordare Alexis e per chiedere la li liberazione degli arrestati. Migliaia di persone sono sfilate in corteo, presenti studenti e insegnanti soprattutto, fin sotto il Parlamento, dove si sono accesi poi gli scontri (ancora in corso) con la polizia.
vedi anche:
Nessun commento:
Posta un commento