mercoledì 3 febbraio 2010

Olanda: azioni e università occupate!


[www.uniriot.org] Lunedì 1 Febbraio gli studenti dell'Università di Utrecht e di Amsterdam hanno occupato gli edifici delle università contro i tagli ai finanziamenti e contro la soppressione dei sussidi agli studenti, e contemporaneamente si sono svolte azioni nelle città di Rotterdam e Nijmegen. A seguire il comunicato degli studenti di Utrecht nella versione tradotta in italiano e in quella inglese. Università di Utrecht, Edificio del Comitato Direttivo, 1 Febbraio 2010.

Questa volta il Comitato Direttivo ha oltrepassato la linea ed è inaccettabile! Nonostante gli sforzi nel salvare la versione cartacea dell' Ublad (il giornale universitario) con il supporto di migliaia di studenti, i professori e l'intero U-raad (Consiglio dei rappresentanti della comunità universitaria) continuano ad imporre le loro politiche controverse. Allo stesso tempo, la qualità della nostra formazione è a rischio ed i finanziamenti agli studenti saranno tagliati. Ecco perché noi, gli occupanti dell'Edificio del Comitato Direttivo dell'Università di Utrecht, ci sentiamo in dovere di entrare in azione per una versione cartacea ed indipendente dell'Ublad, per la democratizzazione del governo dell'università, e contro i tagli alla formazione imposti dal governo olandese.

A causa dell'eliminazione dell'Ublad, è divenuto impossibile informare la comunità universitaria e garantire una voce democratica. L'università dovrebbe essere un luogo per il pensiero indipendente e dovrebbe sempre predisporre spazi per la critica. Un giornale universitario indipendente è precisamente quello di cui abbiamo bisogno per mobilitare la comunità universitaria, per iniziare un dialogo e stringere nuove relazioni tra noi e la società.

Dal nostro punto di vista, il tema riguardante l'Ublad è uno tra i numerosi tentativi di trasformare l'Università in azienda laddove la direzione e i suoi manager professionisti riescono ad entrare a scapito della democrazia, della qualità, diversità e integrità scientifica. Questi valori centrali, che l'università deve rappresentare, dovrebbero essere riflessi nel modo in cui l'università è governata. Per questo l'università dovrebbe essere governata direttamente dalla stessa comunità universitaria, e non da una cricca scelta non democraticamente.

Le nostre preoccupazioni non sono limitate ad Utrecht, perché siamo di fronte a drastiche riforme nazionali come i tagli ai finanziamenti alla formazione, il possibile taglio dei sussidi agli studenti, l'attuazione del BSA (Binding Study Advice [Il BSA impone il raggiungimento di un numero minimo di crediti per ogni anno, nel caso in cui questo non venga raggiunto gli studenti sono costretti ad interrompere il programma di studio per tre anni, N.d.T.] ), ed il nostro Ministro dell'Educazione si rifiuta di difendere la proposta di inserimento di uno "studente assessore" (uno studente nel Comitato Direttivo). La posizione dell'Università e della formazione nella società è troppo importante per essere abbandonata e controllata dai meccanismi di mercato. Questo processo globale sta colpendo la formazione a livello mondiale e deve essere fermato immediatamente!

In Europa e nel resto del mondo, le proteste contro questo processo sono state rese visibili da più di centinaia di occupazioni e manifestazioni di massa durante la "Global Week of Action" del novembre 2009. Adesso è il nostro momento e chiediamo che:

  • L'Ublad nel suo attuale formato cartaceo con un editore indipendente deve essere garantito in modo permanente dal Consiglio Direttivo dell'Università di Utrecht.
  • L'U-raad dell'Università di Utrecht ha il diritto di richiedere dei referendum vincolanti, facilitati dall'università stessa, per tematiche che ritiene importanti. Queste saranno registrate nei loro statuti.
  • L'U-raad dell'Università di Utrecht avrà una voce diretta in tutte le decisioni prese dal Consiglio Direttivo dell'Università di Utrecht tramite il diritto ad un voto fisso in caso di maggioranza dell'U-raad, ed al diritto di veto in caso di unanimità dell'U-raad stesso.
  • Tutti i partecipanti e coloro che sono coinvolti nell'occupazione dell'Università di Utrecht saranno esenti da qualsiasi denuncia, adesso ed in futuro, da parte dell'Università di Utrecht o da altri membri, e potranno lasciare l'edificio occupato e gli spazi senza alcun coinvolgimento di altri soggetti.
  • L'attuale Ministro dell'Educazione, della Cultura e della Scienza, Mr. Ronald Plasterk, chiederà pubblicamente scusa alla popolazione danese per il deterioramento della formazione durante il suo mandato.
  • Il Consiglio annuncerà pubblicamente di bloccare i tagli ai finanziamenti ed assicurerà maggiori investimenti nell'alta formazione per ogni persona.

Il nostro dovere come studenti attivisti non sarà concluso fino a quando saremo ascoltati e le nostre richieste saranno accolte. Inoltre, sollecitiamo tutti gli studenti, i docenti e i genitori a resistere al deterioramento strutturale della nostra formazione e mobilitarsi per una formazione pubblica dignitosa a cui ognuno ha diritto.

Salviamo la nostra formazione!

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